SE GIOCHI IN PORTA SAI BENISSIMO CHE IL PUBBLICO NON TI PERDONERÀ MAI NESSUNA DISTRAZIONE…NESSUNA ESITAZIONE…NESSUN ERRORE…

È il bello di essere portieri.

L’errore dell’attaccante può essere decisivo, ma a lui basta un assist o un gol per riprendersi il suo pubblico.

Il portiere, no! Difficilmente un “errore” passerà inosservato.

L’estremo difensore conosce a priori la propria sorte; sa che il gol preso sul suo palo non sempre è colpa sua, sa che un pallone infido e bagnato potrebbe scivolargli di mano… e di come un’uscita che sembrava semplice, potrebbe trasformarsi in un gol.

Il portiere conosce bene quanto la parata più facile sia quella più difficile e quanto sia importante restare sempre concentrato e con “i piedi per terra…”…anche se ama volare non deve mai perdere il contatto con la realtà.

In fondo è il supererore della squadra, l’ultimo ostacolo per gli avversari…sarà anche per questo che il pubblico è sempre molto esigente e poco paziente con lui…quando non ci arriva, la folla non lo perdona…loro non sanno quanti sacrifici ci sono dietro quell’errore…quante ore a ripetere degli esercizi con il preparatore e anche da solo per migliorarsi e poi un qualsiasi errore rimette tutto in dubbio.

Dalle tribune lui sente tutto, canti, grida, applausi, fischi ma deve restare concentrato anche quando la palla è lontana.

Il pubblico giudica e condanna quel pallone che non sei riuscito a prendere, quel momento in cui con lo sguardo hai visto la rete gonfiarsi, e il tuo cadere a terra è stato molto più pesante delle altre volte.

Il portiere gioca per mantenere la porta inviolata, si batte e urla per far si che la difesa chiuda bene ogni spazio ma sa bene che in qualsiasi momento tutto può succedere.

“E’ uscito a vuoto…”

“Ma non trattiene una palla?”

“Esciiii!!!..Ma dove vai…resta in porta!!!”

“Che papera ha fatto?!”

Le persone commentano, gridano, qualche volta offendono…tutto perché hanno visto la palla passarti alle spalle.

Potresti mandarle al diavolo forse qualche volta l’hai anche fatto…ma non hai tempo per questo, sai benissimo che devi sempre dimostrare qualcosa…prima a te stesso che agli altri, sai bene che la squadra è sempre stata dalla tua parte così come il tuo compagno che siede in panchina ed in settimana si allena spalla a spalla con te sperando di avere una maglia da titolare.

Sei il numero 1 in ogni senso.

Ma che ne sanno le persone delle tue ore sul campo a curare le imperfezioni, a migliorare quel particolare.

No, loro non possono saperlo, loro gridano aspettandosi sempre la parata impossibile senza sapere che le parate più difficili sono quelle più facili…urlano e giudicano spesso senza rispetto.

Al tuo primo errore ti metteranno in discussione, sentirai molte pressioni su di te, ma non dargli peso, anzi, usale per fortificare il tuo animo e far crescere il tuo coraggio.

Ricordati la parata più bella è quella che devi ancora fare…

Ciao, portiere!

dal Web

Rocco Internazionale Colagrande

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